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GENERALE CARLO ROSTAGNO

Il 15° Comandante Generale del Corpo, Generale di Corpo d’Armata Carlo
Rostagno, nato da famiglia di origine piemontese il 21 febbraio 1894, fu
nominato ufficiale d’Artiglieria nel giugno 1914 e partecipò al primo
conflitto mondiale, rimanendo quasi sempre in linea fino alla Vittoria e
meritando una medaglia d’argento ed una croce al valor militare.
Frequentata con successo la Scuola di Guerra, prestò servizio
successivamente all’Ufficio Operazioni dello Stato Maggiore Centrale, al
Comando designato d’Armata di Torino e, quale Capo di Stato Maggiore, al
Comando della Divisione “Pasubio”.
Nel 1925 si laureò con pieni voti e lode in Scienze economiche e
commerciali discutendo la tesi su “Lo sforzo industriale dell’Italia durante la
guerra 1915 - 1918”, che fu pubblicata dalla Rivista di Artiglieria e Genio e
riscosse il consenso di insigni studiosi.
Promosso Colonnello nel 1937, comandò il 3° Reggimento di Artiglieria da
campagna, nel quale aveva iniziato la carriera, e fu poi Capo di Stato
Maggiore del XXII Corpo d’Armata, partecipando a tutte le azioni belliche
in Libia fino a quando, il 21 gennaio 1941, cadde prigioniero degli inglesi a
Tobruk. A riconoscimento dell’azione svolta in Africa Settentrionale, fu
insignito della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia.
Durante la prigionia in India realizzò un’iniziativa di grande valore morale e
culturale: la costituzione, presso il campo di Yol, di un Centro di studi
universitari che valse ad elevare il tono della vita spirituale ed intellettuale
degli 8000 ufficiali italiani prigionieri. L’opera altamente meritoria riscosse
il particolare elogio della Croce Rossa internazionale, del Sommo Pontefice
e dei Ministri della Pubblica Istruzione e della Guerra.
Al rientro in Patria tenne il comando dell’Artiglieria del Comiliter di
Bologna e, dopo aver frequentato la prima sessione del Centro Alti Studi
Militari, quello della Divisione di Fanteria motorizzata “Trieste”. Fu quindi
Direttore Generale dei Servizi di Commissariato e Amministrativi del
Ministero Difesa-Esercito e, promosso Generale di Corpo d’Armata,
Comandante del Territorio Militare di Firenze finché, il 10 maggio 1954,
assunse il Comando Generale della Guardia di Finanza, che tenne fino
all’aprile 1957.
Oltre che delle decorazioni al valore già menzionate, il Generale Rostagno è
insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito
di dieci lustri di carriera militare.
In tre anni di infaticato lavoro al Comando Generale, egli dette opera assidua
a migliorare e potenziare la struttura del Corpo, organismo vitale per gli
interessi dello Stato, portando la sua attenzione su tutti i settori del servizio,
del quale seppe penetrare ogni aspetto e valutare ogni necessità.
Per questo, il nome del Generale Rostagno sarà ricordato dalla Guardia di
Finanza con perenne gratitudine, come quello di un Comandante che seppe
operare tenacemente, con la visione precisa degli obiettivi da raggiungere,
primo fra tutti il migliore adeguamento del Corpo ai fini sociali ed
economici della Nazione.